Il Sì al referendum recupera sul web, a spingere Renzi è Barack Obama
Ultimo aggiornamento 8 Novembre 2016
Il No con il 50,7% ancora in testa
Cresce l’interesse sul web per le tesi a favore del Sì al referendum costituzionale del 4 dicembre. È quanto emerge dall’analisi condotta da BEM Research che monitora l’interesse online degli italiani sulla consultazione referendaria.
Ad un mese dal voto, la media degli ultimi novanta giorni segna un avvicinamento rispetto alle scorse settimane: il No è ancora in testa, ma per pochi decimi di punto percentuale, 50,7% contro 49,3% del Sì.
Il monitoraggio sul web di BEM Research è partito il 27 luglio 2016 e mai il distacco medio in 90 giorni tra le due fazioni era stato così ravvicinato. Nelle scorse settimane si era registrata una differenza fino a 8 punti percentuali e ora lo scenario si è quasi ribaltato (si veda il grafico 1). A spingere il Sì è stato il viaggio in USA di Matteo Renzi: l’onda lunga dell’endorsement di Barack Obama ha segnato un cambio di passo decisivo per la campagna pro-riforma.
Lo studio di BEM Research prende in considerazione l’andamento online negli ultimi tre mesi di due chiavi di ricerca digitate su Google, “referendum costituzionale sì” e “referendum costituzionale no”. Per avere un quadro più attendibile, infatti, è necessario analizzare le ricerche online in un periodo ampio: questo metodo di analisi in occasione del referendum per l’uscita della Gran Bretagna dall’Unione Europea ha dato risultati molti simili a quelli ritrovati nelle urne, con uno scarto tra voto reale e interesse su Internet di appena 0,2 punti percentuali.
“Quello che gli elettori cercano online prima di un voto così importante è un indicatore utile per le campagne elettorali – sostiene Carlo Milani, Direttore di BEM Research – Con la visita di Renzi alla Casa Bianca le ricerche sul Sì hanno avuto un picco superando quelle per il No di quasi il 30% – spiega Milani – Sarà interessante vedere la reazione degli italiani al voto USA: la vittoria di Hillary Clinton, scelta in continuità con la presidenza Obama, potrebbe offrire un ulteriore supporto ai sostenitori del Sì“, conclude Milani.
Grafico 1. Interesse sul web sul Sì e il No alla Riforma Costituzionale
(100=massimo interesse – periodo di riferimento 6 agosto-4 novembre 2016)
Fonte: elaborazioni BEM Research su dati Google Trends.