E-commerce, il 95% degli acquirenti si aspetta spedizioni celeri
Il 95,2% di chi acquista online si aspetta tempi di spedizione celeri. Nello specifico per il 53,7% i tempi di consegna sono decisamente molto importanti e per il 41,6% abbastanza importanti. Soltanto il 4,8% dichiara di dare poca importanza ai tempi di consegna.
È quanto emerge dall’analisi flash condotta da BEM Research intitolata “Tempi di spedizione: quanto sono importanti per l’e-commerce?” e basata su un’indagine demoscopica condotta attraverso Google Consumer Surveys.
Il sondaggio ha riguardato un campione di circa mille utenti.
Accorpando le risposte di chi ritiene i tempi di consegna “molto” e “abbastanza” importanti, la categoria di soggetti in assoluto più esigente è quella con età tra 35 e 44 anni. Infatti in questo caso solo il 2,4% ha risposto indicando come poco rilevanti i tempi di spedizione.
Sono invece i giovani (18 – 24 anni) a rappresentare la categoria dei consumatori per i quali vince il “molto”: per il 69% i tempi di spedizione sono assolutamente importanti.
Le persone di età pari o superiore ai 65 anni sembrano essere più “pazienti”. Per questa categoria di soggetti i tempi di consegna sono poco rilevanti nel 13,1% dei casi.
Guardando alla classificazione per regione, i meridionali risultano essere più esigenti sui tempi di consegna rispetto a chi vive al centro-nord. Tra chi risiede al sud ha infatti risposto come poco rilevante il tempo di trasporto il 2,5% dei rispondenti, contro il 4,9% del centro e il 6,2% del nord.
Le regioni più esigenti in fatto di velocità delle spedizioni sono Abruzzo, Calabria, Sardegna, Trentino-Alto Adige e Umbria. Sul fronte opposto si trovano Emilia Romagna, Basilicata, Piemonte e Valle d’Aosta, Veneto e Lazio.
«Nel percorso di acquisto online, i tempi di spedizione rivestono un ruolo cruciale e anche lì dove il retailer si affidi a corrieri esterni non dovrebbe, in alcun caso, perdere di vista il proprio utente – commenta Mariachiara Marsella di BEM Research – Anche se a disattendere le aspettative del cliente online fosse il servizio esterno di spedizioni, nella mente del consumatore quella pessima esperienza sarà inevitabilmente associata all’acquisto sul sito web. È altamente probabile che l’utente non tornerà ad acquistare, anche se l’esperienza negativa l’ha avuta con la spedizione e non già con l’acquisto online in sé» conclude Marsella.