06 Apr

Il Direttore di BEM Research alla Camera dei Deputati

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Ultimo aggiornamento 11 Aprile 2016

Domani 7 aprile alle ore 14.30, il Professore Carlo Milani sarà presente alla Camera dei Deputati – Sala Aldo Moro, in occasione del convegno intitolato
Vie nuove per un nuovo Welfare – Prevenire e gestire il sovraindebitamento delle famiglie, organizzato dal Centro Nazionale per il Volontariato e da Proseguo –  Progetti contro l’esclusione da sovraindebitamento.

Ecco un estratto dell’intervento del nostro Direttore, intitolato “Il sovraindebitamento in Italia: tendenze e determinanti“:

Dopo ben 12 anni di continua crescita nel 2014, e sulla base degli ultimi microdati diffusi  dalla Banca d’Italia, si è finalmente invertita la tendenza all’aumento del numero di famiglie italiane sovraindebitate. Queste ultime sono individuate nel caso in cui vengano rispettati i seguenti due criteri: i) la vendita del patrimonio familiare detenuto non è in grado, nel breve periodo, di coprire tutte le passività contratte, siano esse verso banche, finanziarie, imprese, altri famigliari o amici; ii) il disavanzo tra patrimonio e passività, precedentemente determinato, è superiore al 30% del reddito annuo della famiglia.
Se nel 2012 le famiglie con un carico eccessivo di debiti erano stimabili al 5,4 per cento del totale, nel 2014 questa percentuale è scesa al 5,1 per cento. In termini assoluti, comunque, ciò equivale a circa 1 milione e 200 mila nuclei familiari, un numero ancora molto elevato, soprattutto se paragonato al 2000, quando le famiglie sovraindebitate non superavano le 200 mila unità.Il miglioramento ottenuto nel 2014 è attribuibile a una concomitanza di fattori.
È diminuito, da un lato, il ricorso al debito, la cui incidenza si è riportata vicino ai minimi registrati dal 2000 in poi. Per raggiungere questo traguardo, però, le famiglie hanno dovuto rivedere il loro stile di vita, riducendo in modo significativo i consumi. Al miglioramento ha partecipato anche il leggero recupero dei redditi e la tendenza crescente delle attività finanziarie, mentre per quelle reali il contributo è stato negativo.