Pubblicato il Report sull’e-government 2019 intitolato “Amministrazione digitale: Italia terzultima in Europa” che analizza il grado di diffusione dell’e-government in Italia, confrontandolo con quello degli altri paesi europei e valutandone la dinamica rispetto all’anno passato.
Il Report offre risposte alle seguenti domande:
- come si posiziona l’Italia a confronto con altri paesi europei?
- Dove sono stati registrati in Italia i maggiori ritardi nel processo di diffusione dei servizi online della P.A.?
- Quali paesi mostrano una migliore performance online tanto da essere considerati punti di riferimento per la Pubblica Amministrazione?
- Qual è l’identikit del cittadino italiano che utilizza i servizi online della PA?
- I Social Media vegnono utilizzati come strumento di interazione?
- Ci sono enti locali che utilizzano applicazioni mobile proprietarie per facilitare gli spostamenti dei loro cittadini?
Il documento dell’edizione 2019 è articolato nel seguente modo:
- nel capitolo 1 sono presentate le evidenze sulla diffusione dei servizi e-gov nell’Unione Europea, riportando anche il diverso uso dei servizi telematici a seconda delle caratteristiche socio-demografiche degli utenti.
- Nel capitolo 2 è riportato un approfondimento sull’Italia in cui è discussa l’analisi condotta sui comuni capoluogo di regione.
Di seguito l’indice del documento contenente dati statistici, grafici e tabelle elaborati da BEM Research.
Executive summary
1. L’e-government in Europa
1.1. Le caratteristiche degli utenti che utilizzano i servizi di e-gov
2. L’ e-government in Italia
2.1. La metodologia di analisi
2.2. Risultati: prestazioni dei siti web
2.3. Risultati: interazione attraverso i social network
2.4. Risultati: disponibilità e utilità dell’app
3.5. Risultati: indice generale
Versione integrale del Report 2019 – formato PDF: Report eGov 2019
Report E government – Executive summary
Se nell’Area euro la diffusione dei servizi e-government migliora rispetto al 2018 attestandosi al 55%, contro il 53% dell’anno prima, in Italia si registra addirittura un calo. E infatti il divario dell’Italia rispetto agli altri principali paesi europei nell’utilizzo dell’e-government passa da 28 punti a 31 punti percentuali.
Come il nostro paese anche altre nazioni stentano a far decollare l’e-gov, si tratta di Croazia, Polonia, Bulgaria e Romania, paesi che, tuttavia, hanno poco in comune con l’Italia.
Grafico 1. Individui che hanno avuto interazioni con la Pubblica Amministrazione
attraverso Internet negli ultimi 12 mesi
(dati in percentuale relativi al 2018)
Fonte: elaborazioni BEM Research su dati Eurostat
Concentrandosi sui paesi più paragonabili all’Italia, nel Report si rileva come alcune caratteristiche socio-economiche degli utenti abbiamo un peso maggiore nello spiegare la diversa diffusione dell’e-gov. In particolare, età e livello di istruzione sono i due fattori più importanti. Su entrambi questi parametri l’Italia mostra differenze strutturali con il resto d’Europa, avendo una popolazione mediamente più anziana e con un minor grado di istruzione.
Anche a parità di condizioni, però, l’Italia risulta in forte ritardo nell’utilizzo dei servizi di e-government. Tra i soggetti di età compresa tra i 25 e i 54 anni con titolo di studio elevato (laurea o titolo superiore) solo il 53% ha utilizzato l’e-gov nel 2018, contro l’83% della Spagna, l’82% della Germania e il 91% della Francia.
Come già indicato dunque, la scarsa diffusione di questi servizi non è quindi imputabile alla scarsa propensione degli utenti ad utilizzare questa forma di interazione, ma va prevalentemente ricercata nella modalità attraverso cui la Pubblica Ammnistrazione gestisce i servizi online.
Aggiornando la nostra analisi sui 20 comuni capoluogo di regione è emerso che è ancora una volta Bologna il comune con le migliori prestazioni sull’online mettendo insieme le informazioni relative al web, ai social network e alle applicazioni sui trasporti pubblici locali. Seguono Trento, Firenze, Bari e Roma.
Il comune trentino scala ben 16 posizioni, mentre Firenze ne guadagna 2. Tra le altre grandi città Milano è 8a (+3 posizione rispetto al 2018), Torino 15a (-6 posizioni), Napoli 16a (+3) e Palermo 18 a (ultima lo scorso anno).
Tra i comuni che hanno fatto meglio rispetto allo scorso anno si trovano Trento e Perugia. Viceversa, il peggioramento relativo più grande si è registrato a Genova e Potenza, retrocesse di 10 e 6 posizioni rispettivamente.
Relativamente a quest’ultimo parametro, il numero di comuni che dispone di un app ufficiale è rimasto invariato, mentre il giudizio degli utenti sulle app disponibili è andato peggiorando.
Concludenzo, il quadro più aggiornato sull’e-gov italiano non appare troppo rassicurante. Eppure da una maggiore diffusione dei servizi digitali la PA italiana potrebbero arrivare ingenti risparmi di spesa stimabili fino a 8 miliardi di euro.
Tabella 6. Comuni capoluogo di regione: performance online
(valori minino=0, valore massimo=100)
Fonte: BEM Research
Indice dei grafici e tabelle presenti nel report eGov 2019
Grafici
- Grafico 1. Individui che hanno avuto interazioni con la Pubblica Amministrazione attraverso Internet negli ultimi 12 mesi
- Grafico 2. Individui che hanno ottenuto informazioni dai siti web della Pubblica Amministrazione negli ultimi 12 mesi
- Grafico 3. Individui che hanno scaricato moduli ufficiali dai siti web della Pubblica Amministrazione negli ultimi 12 mesi
- Grafico 4. Individui che hanno inoltrato moduli ufficiali attraverso siti web della Pubblica Amministrazione negli ultimi 12 mesi
- Grafico 5. Parole-chiave più ricercate su Google su tematiche connesse ai principali comuni italiani
- Grafico 6. Comuni capoluogo di regione: prestazioni sul web
- Grafico7. Comuni capoluogo di regione: utilizzo social network
- Grafico 8. Comuni capoluogo di regione: prestazioni app trasporto pubblico locale
- Grafico 9. Comuni capoluogo di regione: performance online nel triennio 2016-18
- Grafico 10. Comuni capoluogo di regione: performance online
Tabelle
- Tabella 1. Individui che hanno avuto interazioni con la Pubblica Amministrazione attraverso Internet negli ultimi 12 mesi – classificazione per età e titolo di studio
- Tabella 2. Individui che hanno avuto interazioni con la Pubblica Amministrazione attraverso Internet negli ultimi 12 mesi – classificazione per età e titolo di studio
- Tabella 3. Comuni capoluogo di regione: prestazioni sul web
- Tabella 4. Comuni capoluogo di regione: utilizzo dei social network
- Tabella 5. Comuni capoluogo di regione: prestazioni app trasporto pubblico locale
- Tabella 6. Comuni capoluogo di regione: performance online
Edizioni passate (report in formato PDF)
Rassegna stampa passate edizioni
- Il Sole 24 Ore: Lezione francese per la Pa digitale
- Repubblica: Innovazione, il Comune sul podio nazionale
- Comune di Bari: Pubblicato il rapporto sull’E-gov di Bem Research: Bari seconda in Italia per prestazioni online
- Consiglio Regionale Piemonte: Diffusione dell’e-gov: notevole ritardo dell’Italia
- Daily Online: BEM Research: l’Italia e i servizi di egovernment
- Cor.Com: 8 miliardi di risparmi se la PA diventa digitale, ma l’Italia è maglia nera
- Start Magazine: La Pubblica Amministrazione digitale vale mezzo punto di Pil
- Key4biz: PA digitale: migliorare l’eGov? Vale 8 miliardi di risparmi all’anno
- Il Sole 24 ore (cartaceo): Pa digitale, nell’e-gov primeggia Bologna
- Corriere del Trentino (cartaceo): Sito internet Palazzo Thun è secondo
- IAB Italia: E-government e digitalizzazione della pubblica amministrazione : Italia in forte ritardo
- Il Sole 24 ore (Econopoly) – Digitalizzazione della PA, ancora lunga è la strada (e proprio dove servirebbe di più)
- DataMediaHub – Digital PA e E-Government: a che punto è l’Italia?