Pubblicata l’edizione 2018 del report e-commerce intitolato Commercio online: il passo lento dell’Italia. Identikit del consumatore online e delle imprese in Europa.
Il giro di affari del mercato italiano online, tra imprese e consumatori, secondo le nostre stime è pari a 25,2 miliardi di euro: rispetto al 2016 si è registrata una riduzione di circa 700 milioni di euro, corrispondente ad una variazione percentuale del -2,8%.
In pratica sono sì aumentate le persone che acquistano online ma è diminuito il numero medio di acquisti pro-capite e comunque, a confronto con l’Europa, l’e-commerce nel nostro paese resta ancora poco diffuso: solo il 32% degli italiani ha fatto acquisti online rispetto al 57% dell’Area euro. Il divario con le migliori realtà europee, quali Regno Unito (82%), Germania (75%) e Francia (67%), appare ancora più ampio.
- Executive summary;
- E-commerce: diffusione tra i consumatori europei;
- Imprese e web;
- Grafici.
Report e-commerce: executive summary
Come per i precedenti report dedicati al commercio online, in Italia l’utilizzo di Internet per acquistare beni e servizi da parte delle famiglie continua a essere un’attività non molto diffusa.
Sebbene si registri un aumento del numero di consumatori che hanno acquistano via Internet, ciò non basta a colmare il gap nei confronti con l’Europa: l’Italia si posiziona davanti solo a Croazia, Bulgaria e Romania, a pari livello con Cipro e Grecia.
Il grafico sottostante, contenuto nel Report e-commerce, mostra chiaramente la differenza tra il nostro Paese e gli altri Paesi europei in termini di composizione percentuale.
Grafico 4. UE28: mercato dell’e-commerce B2C – composizione percentuale
prodotti e servizi non finanziari
Fonte: elaborazioni e stime BEM Research su dati Eurostat
Acquisti online per genere ed età
Guardando al consumatore tipo, sono soprattutto gli uomini a fare acquisti online, con un’età compresa tra i 24 e 34 anni.
In un arco di tempo di 3 mesi sono appena il 20% le donne italiane che nel 2017 hanno utilizzato Internet per le loro spese, contro il 26% degli uomini.
Area geografica
Dal punto di vista delle regioni italiane, si rileva come anche nel 2017 siano i residenti in Friuli-Venezia Giulia quelli più propensi all’utilizzo del web per effettuare acquisti, seguiti da Valle d’Aosta, Trentino-Alto Adige ed Emilia-Romagna.
In fondo alla classifica, seppur con dei miglioramenti, restano Campania, Calabria e Sicilia. Mentre l’Abruzzo è l’unica regione ad aver segnato un peggioramento rispetto all’anno precedente.
Prodotti maggiormente acquistati online
Tra i prodotti maggiormente acquistati online dalle famiglie italiane si trovano:
- abbigliamento (17%)
- viaggi, trasporti e articoli per la casa (16%)
- prodotti tecnologici (14%)
- libri e giornali (13%)
- film, musica e biglietti per spettacoli (11%)
- alimenti (5%)
- telefonia e servizi assicurativi (4%).
Dal dettaglio per classi di età si osserva che i giovani acquistano online soprattutto sui capi di abbigliamento. I più anziani, invece, quando utilizzano il web si dirigono principalmente verso articoli per la casa e tecnologia.
I prodotti tecnologici sono quelli con la propensione a essere acquistati sul web più simile per tutte le classi d’età considerate.
Imprese italiane e commercio online
Anche dal lato dell’offerta l’Italia mostra un ritardo rispetto alla concorrenza europea. Nel 2017 sono state appena l’8% le imprese non finanziarie italiane con almeno 10 dipendenti ad aver ricevuto un ordine tramite l’online, un valore invariato rispetto all’anno passat. Quando la media dell’Area euro è stata invece pari al 18%.
Considerando l’incidenza del fatturato ottenuto tramite l’e-commerce si ottiene una fotografia leggermente migliore rispetto a quella degli ordinativi. Questo appare dovuto soprattutto all’impegno delle aziende che vendono prodotti a maggior valore aggiunto, come per esempio nel settore lusso.